Il progetto Multi.Park è finalizzato alla promozione dell’innovazione per aumentare la produttività in termini di usi efficienti delle risorse, favorire la riduzione delle emissioni, accrescere la capacità di resilienza e di adattamento dei sistemi agricoli.
L’obiettivo è quello di favorire lo sviluppo sostenibile di aziende agricole all’interno di aree protette. L’acronimo “Multi.Park” sta infatti ad indicare:
– Multifunzionalità: intesa come differenti tipologie di attività connesse quali: attività agrituristica, vendita diretta, didattica, verde pubblico, ambiente, aree venatorie, forestazione, turismo
– Molteplicità: poiché si tratta di due aree parco quale quella del Trasimeno e del Monte Cucco
– Multivisioni: poiché diversi sono gli approcci e le visioni dei Parchi: Parco naturale, Parco turistico, Parco agricolo, Parco didattico
L’intento è proprio quello di sperimentare un’azienda agricola multifunzionale in un’area sensibile ovvero quella del Parco dove i limiti normativi debbono diventare delle opportunità di sviluppo grazie all’introduzione di attività in grado di accrescere le aziende agricole. Per le imprese agricole la multifunzionalità rappresenta una “nuova” modalità di organizzazione dei fattori produttivi (risorse interne) e di interazione con le risorse esterne (il territorio), finalizzata al perseguimento di obiettivi economici, ambientali e sociali nel medio e lungo periodo.
Vista in un’ottica più generale la multifunzionalità rappresenta una linea strategica fondamentale (uno dei punti chiave) nel processo di sviluppo del settore agricolo e del mondo rurale.
Il ruolo dell’agricoltura, infatti, ormai da diversi anni non è più riconducibile esclusivamente alla sua funzione di produzione di beni di prima necessità, ma si amplia attraverso il riconoscimento e lo svolgimento di altre funzioni di tipo ambientale, sociale, paesaggistico, storico-culturale, etc. Quindi il concetto generale alla base del progetto consiste nel creare un modello di azienda agricola multifunzionale all’interno di un contesto particolare e restrittivo qual è un’area parco.
Si intende far diventare il problema/limite/vincolo del Parco un’opportunità per le aziende agricole, in quanto il rispetto dei limiti normativi imposti nell’area Parco le rende parte di un circolo virtuoso che rappresenta un valore aggiunto per le aziende stesse.
La modesta dimensione economica delle aziende situate nelle aree Parco, la loro forte dipendenza dalla sola vendita (per lo più diretta) dei prodotti aziendali, la scarsa interazione con filiere agro-alimentari più strutturate, la scarsa attitudine allo svolgimento di attività connesse nonché all’informatizzazione, denotano una certa arretratezza del settore agricolo e delle sue forme organizzative. Benché, infatti, non manchino le produzioni di qualità (biologico, IGP/DOP), esse non riescono a tradursi efficacemente in opportunità di lavoro e di reddito pur in un periodo di forte crisi degli altri settori dell’economia. Ciò è dovuto sia alla scarsa valorizzazione e gestione di alcune risorse naturali locali, sia per un approccio problematico con l’istituzione Parco, finora vissuta più come un ostacolo (all’edificazione dei manufatti agricoli, ad esempio) che come una risorsa decisiva per la tipizzazione e la valorizzazione delle produzioni agricole e dei territori rurali interessati.
Senza dubbio è importante che le attività umane si realizzino nel pieno rispetto dei criteri che caratterizzano la dimensione ambientale; la prevenzione e la precauzione nell’uso delle risorse naturali devono costituire riferimenti imprescindibili del comportamento umano.
Un percorso che, per l’appunto, permetta di promuovere quel cambiamento di paradigma: dalla conservazione delle risorse naturali, al loro utilizzo per una valorizzazione sostenibile del territorio e della comunità locale.
L’agricoltura lacustre dell’Isola Polvese e in generale del comprensorio del Trasimeno, necessita di una spinta alla modernizzazione dell’agricoltura, e un maggior legame e valorizzazione tra l’offerta turistica, sostenuta da un territorio connotato da un alto valore paesaggistico ed ambientale, e il settore agricolo.
L’agricoltura montana del Parco del Monte Cucco, caratterizzata da pascoli e produzioni prevalentemente estensive, può offrire interessanti prospettive per la valorizzazione di prodotti di qualità e ad elevata riconoscibilità, attraverso metodi di produzione a basso impatto ambientale (biologico in primis) e marchi di qualità territoriali.
Lo svolgimento di attività connesse da parte delle aziende agricole risulta poco diffuso nel territorio dei Parchi. Esso è circoscritto essenzialmente all’attività agrituristica e al lavoro per conto terzi con mezzi di produzione dell’azienda per lo svolgimento di attività agricole. Limitate sono, invece, le attività di prima lavorazione e trasformazione dei prodotti vegetali e animali (in linea col trend umbro), così come la produzione di energia da fonti rinnovabili. Non si rilevano, infine, fattorie didattiche o altre attività con finalità ricreative e sociali. Il processo d’informatizzazione infine, stenta ancora ad affermarsi nelle aziende agricole collocate nelle aree protette, sebbene la situazione non sia molto diversa da quella provinciale e dell’intera Umbria.
Fabbisogni
- F08 Sostenere la diversificazione e multifunzionalità
- F27 Favorire la valorizzazione e la tutela del patrimonio storico-culturale- ambientale e del paesaggio
- F28 Miglioramento attrattività e accessibilità dei territori rurali e dei servizi alla popolazione dei territori rurali
- F29 Azioni integrate di promozione del territorio rurale
- F32 Sostenere i principali settori produttivi del comparto agricolo ed agroalimentare
- F33 Sostenere le aree interne dell’Umbria rafforzando servizi di base e sociali
Obiettivi
Sviluppo sostenibile delle aziende agricole nelle aree protette
Le 3 categorie di "multifunzionalità"
Deepening (approfondimento, intensificazione)
L’azienda agricola differenzia il suo potenziale produttivo spostandosi su beni agricoli con caratteristiche diverse da quelli convenzionali (prodotti biologici, indicazioni geografiche, prodotti tipici, ecc), oppure muovendosi lungo la filiera, acquisendo funzioni a valle della fase della produzione (vendita diretta, ecc.).
Broadening (allargamento, espansione)
Processo di allargamento delle attività che producono reddito, alcune delle quali possono essere anche del tutto indipendenti dalla produzione agricola vera e propria, valorizzando l’attività imprenditoriale in un contesto rurale più ampio di quello strettamente agricolo (turismo rurale, gestione del paesaggio, fattorie terapeutiche, ecc.).
Regrounding (riallocazione esterna)
Si intende una pluriattività, ovvero l’esternazione di una serie di servizi offerti dall’azienda agricola (conto terzismo, laboratori artigianali, negozi rurali, animazione rurale)